La Piramide del Potere – Capitolo 4: Hollywood

Quarto capitolo della Piramide del Potere, una serie di documentari in 17 parti che si propone di rispondere alla domanda: Chi governa il mondo?

Il giornalista Derrick Broze esamina le istituzioni e gli individui che cercano di manipolare il nostro mondo a proprio vantaggio.

Tradotto e sottotitolato in italiano da Giulia Rodighiero.

TRASCRIZIONE

All’inizio del XX secolo, gli studi cinematografici iniziarono a concentrare i loro sforzi nella California meridionale, nell’area che sarebbe diventata conosciuta come Hollywood. Fin dall’inizio, il Dipartimento della Difesa e la comunità di intelligence svilupparono un interesse per utilizzare l’industria cinematografica come mezzo per formare l’opinione pubblica. Alcune delle prime collaborazioni tra Hollywood e i militari USA riguardarono film di propaganda a favore della Seconda Guerra Mondiale, come Winning Your Wings.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Office of War Information aprì il Bureau of Motion Pictures per promuovere le relazioni con Hollywood. Tra il 1942 e il 1945 questo ufficio esaminò più di 1600 sceneggiature, rivedendo o abbandonando i progetti che ritraevano il governo degli Stati Uniti in cattiva luce.

“Il modo più facile per iniettare propaganda nella mente della maggior parte delle persone è farla passare in un film di intrattenimento, quando non si rendono conto di essere propagandate”.

Altri esempi storici di propaganda nei film includono Berretti verdi [The Green Berets] di John Wayne. Il film fu realizzato dopo che Wayne chiese personalmente al Presidente Lyndon Johnson di aiutarlo a realizzare un film di propaganda sulla guerra del Vietnam. Il Pentagono non solo fornì l’accesso alle attrezzature e alle basi militari, ma si riservò anche l’approvazione finale della sceneggiatura. La cosa più inquietante è che nel film i nordvietnamiti furono ritratti commettere atrocità violente in realtà perpetrate dai soldati americani. Questo è un altro esempio di come il governo degli Stati Uniti e Hollywood abbiano plasmato la realtà per il consumatore di massa ignorante.

Le forze armate americane non sono l’unica agenzia governativa a sviluppare una stretta relazione con Hollywood. Fin dalla sua fondazione, nel 1947, la CIA contribuì ad influenzare la regia dei film in modo che l’agenzia venisse ritratta in modo positivo o che le associazioni negative venissero eliminate. Il predecessore della CIA, l’Office of Strategic Services (OSS), aveva già sviluppato una certa abilità per i film hollywoodiani che glorificavano il lavoro dell’agenzia con film come Eroi nell’ombra [O.S.S.] e Maschere e Pugnali [Cloak and Dagger].

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Dipartimento della Difesa sviluppò i primi “Uffici per le relazioni con l’intrattenimento” [“Entertainment Liaison Offices”] per fungere da tramite nelle comunicazioni del governo americano agli studi di Hollywood. La CIA istituì pubblicamente un ufficio simile solo nel 1996. Gran parte della collaborazione tra Hollywood e le agenzie governative era incentrata sull’autorizzazione all’uso di luoghi militari e all’accesso alle attrezzature, in cambio della concessione al governo di un certo livello di controllo sulle sceneggiature finali.

Secker ha anche contribuito a rivelare altre sorprendenti connessioni tra l’industria dell’intrattenimento e la comunità dei servizi segreti. Nel 1996, un ufficiale della CIA di nome Chase Brandon fu assunto per lavorare direttamente con gli studi di Hollywood per riabilitare l’immagine dell’agenzia. Chase Brandon è anche cugino di primo grado dell’attore Tommy Lee Jones.

Tra questi ci sono alcuni dei maggiori film del loro tempo: Transformers, Iron Man, Pirati dei Caraibi, Mission: Impossible e Terminator. La ricerca di Alford e Secker mostra che 7 dei 10 franchise cinematografici di maggior incasso di tutti i tempi hanno beneficiato del supporto del Dipartimento della Difesa e della CIA, tra cui il Marvel Cinematic Universe, James Bond e Fast & Furious.

Per quanto riguarda il franchise dei Transformers, il Dipartimento della Difesa ha pagato i produttori per ottenere “fin dall’inizio un’influenza sulla sceneggiatura”, fornendo loro la più grossa assistenza militare nella storia del cinema, tra cui “dodici tipi di aerei dell’Aeronautica e truppe provenienti da quattro basi diverse.”

National Security Cinema descrive anche come più di 1100 produzioni televisive abbiano ricevuto il sostegno del Pentagono. La maggior parte di queste sono state prodotte dopo l’11 settembre, tra cui Flight 93, Gli eroi del ghiaccio [Ice Road Truckers], Army Wives, 24, Homeland e The Agency. La CIA ha contribuito a circa 60 produzioni cinematografiche e televisive dal 1947.

Nel 2017, Matthew Alford ha concluso che:

La pratica dei consulenti militari o di intelligence nei film di Hollywood è più comune di quanto il consumatore medio di film possa immaginare. Difatti, anche il famoso informatore sulla CIA John Kiriakou si è guadagnato da vivere facendo da consulente a Hollywood. Kiriakou ha fatto parte di una commissione composta da ex ufficiali della CIA, diplomatici e agenti dell’FBI, che rivedevano le sceneggiature su spie o terrorismo per renderle più realistiche.

Tuttavia, questa relazione non si limita a consigliare ai produttori come dipingere lo Stato degli Stati Uniti in una luce favorevole. Al centro della relazione è il rafforzamento dei cosiddetti interessi di “sicurezza nazionale” e la formazione dell’opinione pubblica su eventi storici.

Secondo i documenti, lo Stato degli Stati Uniti ha influenzato i film in tre epoche distinte: 1943-1965, 1966-1986 e 1986 fino ad oggi. Nella prima epoca, le versioni cinematografiche de La fattoria degli animali [Animal Farm] e 1984 di George Orwell furono influenzate direttamente dalla CIA. Durante questo periodo, un uomo di nome Luigi Luraschi era a capo della censura dei Paramount Studios, dove era regolarmente in contatto con un individuo anonimo della CIA.

Lo scopo del contatto era quello di informare la CIA della capacità e del desiderio degli studios di modificare i film per soddisfare le aspettative del governo americano. Ad esempio, un film del 1955, Aquile nell’infinito [Strategic Air Command], fu modificato in modo che gli americani non apparissero come “un sacco di guerrafondai dal grilletto facile”.

Nel 1986, Top Gun ha dato inizio all’era moderna dell’influenza militare e dei servizi segreti nei film di Hollywood. Il film fu un successo promozionale per la Marina degli Stati Uniti con un aumento del 500% degli arruolamenti. Gli autori di National Security Cinema ritengono che questo successo abbia indotto la CIA a rimodernare la strategia per influenzare il pubblico attraverso i film.

Un’elenco di film che hanno ricevuto consulenza e/o supporto (nonché modifiche alla sceneggiatura) include:

The Bourne Identity (2002)
Al vertice della tensione [The Sum of All Fear] (2002)
La regola del sospetto [The Recruit] (2003)
Avatar (2009)
La guerra di Charlie Wilson [Charlie Wilson’s War] (2007)
Contact (1997)
Hotel Rwanda (2004)
The Interview (2014)
The Kingdom (2007)
Lone Survivor (2013)
Regole d’onore [Rules of Engagement] (2000)

Come parte dell’accordo con i produttori di Argo, Ben Affleck ha avuto il permesso di visitare il quartier generale della CIA a Langley, in Virginia. Tra gli altri attori che hanno visitato il quartier generale della CIA, figurano Robert De Niro, Tom Cruise, Dan Aykroyd, Dean Cain, Will Smith, Claire Danes, Kevin Bacon, Patrick Stewart e Mike Myers.

Avatar è stato interpretato da alcuni critici come un film contro la guerra, utilizzando il pianeta alieno come metafora di come i militari americani abbiano trattato gli indigeni americani o gli iracheni. Tuttavia, i documenti rivelano che i militari considerano il film come un successo propagandistico, tanto che degli ufficiali delle relazioni con l’intrattenimento furono invitati a parlare ad una tavola rotonda militare al Comic Con nel 2011. Il film piacque così tanto ai militari che organizzarono proiezioni nelle basi e una visita degli attori e produttori come parte del Navy Entertainment Program.

Ciò che è importante notare è il potere che il cinema e la televisione hanno di formare l’opinione pubblica. La ricercatrice Tricia Jenkins osserva che uno dei motivi per cui la CIA e i militari desiderano essere coinvolti in grossi film come Zero Dark Thirty è perché riconoscono che il pubblico forma in gran parte le proprie opinioni sugli eventi del mondo reale basandosi sulla ricostruzione fittizia di Hollywood.

Nel dicembre 2019 l’ex ufficiale della CIA, diventata rappresentante democratica, Elissa Slotkin fu interrogata sui suoi film preferiti sulla CIA e rispose candidamente che la CIA stava “aiutando Hollywood” a capire la verità sulla CIA.

“Alcuni film sono una follia totale e non rappresentano affatto la realtà. In effetti però la CIA ha un intero ufficio che aiuta Hollywood a capire come rappresentare ciò che accade realmente.”

Elissa Slotkin intervistata da TMZ

Se il pubblico continua a consumare televisione e film senza capire che i militari USA e le agenzie di spionaggio hanno avuto un ruolo nel prodotto finito, continuerà a essere influenzato e diseducato con la scusa di guardare un intrattenimento innocuo.

Soluzioni: Distaccarsi dal complesso formato da Hollywood e dall’apparato militare e di intelligence

Le soluzioni al complesso formato da Hollywood e dall’apparato militare e di intelligence sono semplici. La soluzione più semplice per coloro che cercano di ripulire la propria mente dalla potenziale propaganda dell’apparato militare americano, delle agenzie di intelligence e di altri elementi della Piramide del Potere è semplicemente quella di staccare la spina. Staccarsi dal complesso formato da Hollywood e dall’apparato militare e di intelligence rifiutandosi di consumare la loro propaganda. Questo potrebbe essere estremo per alcuni, ma per altri sarà la soluzione appropriata.

Come minimo, prenditi del tempo per diventare l’unico a controllare il tuo cuore e la tua mente. Per farlo, devi iniziare a mettere in discussione le tue opinioni e le tue conoscenze. Chiediti quanta parte della tua visione del mondo è stata formata, consciamente o inconsciamente, da ciò che hai visto in televisione e nei film fin da quando eri bambino. Più scavi e indaghi, potresti arrivare alla conclusione che Hollywood ha plasmato i nostri pensieri da quando eravamo bambini e abbiamo visto il nostro primo film Disney.

Per esempio, forse la tua idea di come una madre e un padre dovrebbero interagire è stata fortemente influenzata dalle serie TV che guardavi da bambino. O forse le tue opinioni su come una coppia dovrebbe comportarsi quando si innamora, o su quali siano i vestiti, gli stili e la musica più in voga, sono state tutte formate dalle immagini che ti sono passate davanti agli occhi sul piccolo e grande schermo.


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