La Legge Naturale

Ma cosa vuol dire questo? Proverò a dare qui una brevissima spiegazione.

Il Principio di NON AGGRESSIONE stabilisce che non è mai lecito usare la Violenza, ovvero violare i Diritti altrui tramite l’uso diretto illegittimo di forza fisica, o di coercizione o di raggiro.

Il Principio di AUTODIFESA stabilisce che tutti hanno Diritto di difendersi mediante l’uso della forza, fino ad arrivare anche alla forza letale, in caso vengano fatti oggetto di Violenza e i loro Diritti vengano attaccati da altri.

È fondamentale capire la vera definizione di Diritto, visto che viene travisata nella stragrande maggioranza dei casi:

Un Diritto è un’azione che quando compiuta non fa male o causa danno o perdita ad altri.

Se un’azione non è causa di danno ad altri è tuo Diritto compierla. Non è lecito che ti venga impedito di compierla con l’uso, o con la minaccia, della violenza.
(Sì, è veramente così semplice.)

Le azioni che invece sono lesive e causano danno o perdita ad altri non sono Diritti e nessuno possiede mai il Diritto di compierle. Questo vale sia per individui che per istituzioni. Infatti, un atto illecito non si trasforma magicamente in un Diritto neanche se delegato a delle cosiddette “autorità” o “istituzioni”, allo Stato, ecc.

Vivere in accordo con la Legge Naturale e secondo i Principi di Non Aggressione e di Autodifesa è necessario per far sì che come condizioni predominanti nel nostro mondo si manifestino Libertà, armonia e desiderio di Verità invece di Schiavitù, violenza e mania di controllo.

Ogni cosa Giusta, è anche Morale, in quanto è in accordo con la Legge Naturale. Le azioni giuste, morali, che si ha Diritto di compiere, non fanno male ad altri esseri senzienti.

È l’antica Regola d’Oro, che detta in modo apofatico, o negativo, diventa ancora meno ambigua: “Non fare agli altri, ciò che non vorresti venisse fatto a te”.

Usando sempre il metodo apofatico, si possono individuare le 7 azioni Ingiuste che nessuno ha Diritto di compiere (si potrebbe dire che questi sono i veri 7 peccati capitali, visto che gli altri 7 solo in realtà vizi personali che non fanno male a nessun altro):

1. Omicidio (= furto della vita altrui)

2. Aggressione (= furto del benessere altrui)

3. Stupro (= furto del Diritto di libera scelta in termini di partner sessuale)

4. Furto (= furto di cose materiali altrui)

5. Violazione di Domicilio (= furto della sicurezza nel luogo in cui qualcun altro vive)

6. Coercizione (= furto diretto del Libero Arbitrio sotto minaccia di violenza)

7. Inganno Doloso (= di nuovo, furto del Libero Arbitrio, ma in modo subdolo, togliendo ad altri la possibilità di basare le proprie scelte su informazioni Vere)

Ognuna di queste azioni ha in comune il fatto che ruba una forma di Proprietà a qualcun altro.

Nessuna azione che sia Giusta, che sia un Diritto, che sia Morale, è una forma di Furto.

Quindi vediamo che la Moralità è oggettiva, non varia a seconda del luogo, del tempo, delle percezioni o delle leggi umane.

La Moralità è il fattore che determina quanta Libertà c’è in una data società. La Libertà e la Moralità sono direttamente proporzionali:

All’aumentare della Moralità, la Libertà aumenta;
al diminuire della Moralità, la Libertà diminuisce.

Questa è stata definita come la Legge della Libertà.

Non potrà mai esistere vera Libertà in una società per la maggior parte immorale e pervasa dal relativismo morale. Quest’ultima è l’idea che non esistano differenze oggettive tra il Giusto e l’Ingiusto e che quindi sia possibile stabilire arbitrariamente cosa sia Giusto (o cosa sia un Diritto) e cosa non lo sia.

La Schiavitù dell’Umanità è il Problema,
la Legge Naturale è la Soluzione.

(Mark Passio)

Ulteriori materiali saranno aggiunti su questo sito appena disponibili.

Col permesso di Francesco, riporto qui sotto le presentazioni che ha tradotto. Si consiglia di guardarle in quest’ordine.

Il seminario di Mark Passio sulla Legge Naturale è stato anche doppiato e commentato in italiano in un progetto realizzato su iniziativa di Daniela Spedicato e con la partecipazione di Andrea Cardamone, Danilo Villa, Giovanni Privitera e Francesco Sani.

Demistificando l’Occulto