The Pyramid of Power – Chapter 5: Big Wireless, di Derrick Broze, The Conscious Resistance Network
Quinto capitolo della Piramide del Potere, una serie di documentari in 17 parti che si propone di rispondere alla domanda: Chi governa il mondo?
Il giornalista Derrick Broze esamina le istituzioni e gli individui che cercano di manipolare il nostro mondo a proprio vantaggio. In questo capitolo, che inaugura la seconda stagione delle serie, Derrick esplora la ricerca sull’industria del wireless.
Presentato da The Conscious Resistance Network
Ricercato, scritto e narrato da Derrick Broze
Montaggio di Jeremy Martin, Becca Godwin e Ben Mathie
Musica di Pop Vultures
https://thepyramidofpower.net/
https://theconsciousresistance.com/the-pop/
https://thepyramidofpower.net/?pop-chapter=big-wireless
https://theconsciousresistance.com/the-pyramid-of-power-chapter-5-big-wireless/
Tradotto e sottotitolato in italiano da Giulia Rodighiero.
La Piramide del Potere in italiano: https://giuliarodi.com/category/la-piramide-del-potere/
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TRASCRIZIONE
Il mio nome è Derrick Broze. Negli ultimi dieci anni ho lavorato come giornalista d’inchiesta, conducendo un programma radiofonico, scrivendo libri e producendo numerosi documentari sulle realtà del traffico di bambini, sui pericoli della tecnologia e sulla lotta indigena. Ora, voglio scoprire se esiste una rete di individui e istituzioni che lega queste tematiche. Molti ricercatori ipotizzano l’esistenza di un cartello internazionale che manipola segretamente gli eventi mondiali a proprio vantaggio. Sono queste solo affermazioni di fantasia e delirio paranoico, o c’è davvero un’agenda per manipolare l’umanità secondo le esigenze della Piramide del Potere?
Nel nostro percorso per comprendere la vera fonte dei mali dell’umanità, abbiamo iniziato a identificare i primi pezzi della Piramide del Potere. I miei tentativi di confermare o negare l’esistenza di una classe dirigente mi hanno portato a indagare sul sistema educativo pubblico, sui media dell’establishment, sulle aziende Big Tech e sulla macchina della propaganda di Hollywood. Quello che ho scoperto finora è inquietante: tentativi di manipolare i giovani in centri educativi simili a carceri; media mainstream infiltrati da spie almeno dagli anni ’40; aziende Big Tech che manipolano le nostre emozioni a scopo di profitto e di controllo, oltre ad avere legami con i servizi segreti; e infine, un certo numero di film hollywoodiani influenti e popolari che collaborano con la CIA nella speranza di riscrivere o di imbiancare la storia.
È ora di vedere se riesco a scoprire altri legami tra agenzie governative e grandi aziende. Quali altri pezzi della Piramide del Potere aspettano di essere svelati?
Capitolo 5: Big Wireless
Ho iniziato a indagare sull’industria wireless nel settembre 2018, dopo l’annuncio di Verizon dell’installazione della tecnologia 5G nella mia città natale, Houston, Texas. La mia indagine è sfociata in un documentario intitolato “Il 5G: un cavallo di troia“. Questo capitolo su Big Wireless è tratto da quel documentario.
Innanzitutto, chiariamo esattamente chi o cosa sia Big Wireless. Per farlo, dobbiamo comprendere alcune informazioni di base sull’industria wireless e sulla tecnologia wireless stessa a partire dalle frequenze elettromagnetiche o EMF. L’EMF è la misura di quante volte il picco di un’onda passa per un determinato punto al secondo. Si misura in Hertz. Questa gamma di frequenze potenziali costituisce il cosiddetto spettro elettromagnetico.
Lo spettro elettromagnetico è diviso in bande separate e le onde elettromagnetiche all’interno di ciascuna banda di frequenza sono chiamate con nomi diversi, tra cui onde radio, microonde, infrarossi, luce visibile, ultravioletti, raggi X e raggi gamma all’estremità ad alta frequenza (lunghezza d’onda corta).
Dispositivi come telefoni cellulari, wifi e bluetooth operano tutti sulla banda delle microonde. Per quanto riguarda i telefoni cellulari, una nuova generazione è apparsa circa ogni 10 anni, da quando i sistemi 1G sono stati introdotti nel 1979 e all’inizio della metà degli anni Ottanta. Ogni generazione è caratterizzata da nuove bande di frequenza, velocità di trasmissione dati più elevate e tecnologia di trasmissione non retrocompatibile.
La seconda generazione, o 2G, includeva telefoni cellulari con messaggi di testo e immagini. La terza generazione è nata intorno al 2000, con l’introduzione di telefoni con Internet, video e immagini. La quarta generazione è arrivata intorno al 2009 con l’introduzione di telefoni smart con video streaming e le app.
Tra la fine degli anni ’10 e l’inizio degli anni ’20 è iniziato il passaggio alla quinta generazione, o 5G. Oltre a essere promossa come la soluzione per il download di film in 4k, la nuova tecnologia dovrebbe annunciare l’inizio delle Smart City, in cui auto senza conducente, semafori, sensori di inquinamento, smartphone e innumerevoli altri dispositivi intelligenti interagiscono in quello che è noto come “Internet delle cose“.
Ci occuperemo dei problemi legati alle città smart in una prossima puntata.
Problemi di salute associati ai campi elettromagnetici
Nell’ambito della mia ricerca, ho voluto comprendere i problemi legati ai campi elettromagnetici in generale. Ho esaminato centinaia di studi, compresi sia quelli provenienti da fonti governative ufficiali e quelli finanziati in modo indipendente. Ho trovato studi come “Valutazioni di gruppi di esperti internazionali e nazionali: Effetti biologici/sanitari dei campi a radiofrequenza”, che ha esaminato sei decenni di ricerche sugli effetti dell’esposizione in vitro e in vivo di animali e umani o delle loro cellule ai campi a radiofrequenza.
I ricercatori scrivono: “I dati riportati nelle pubblicazioni scientifiche a revisione paritaria erano contraddittori: alcuni indicavano effetti, altri no.”
Tuttavia, alla fine, i gruppi di esperti hanno suggerito una “riduzione dei livelli di esposizione, un approccio precauzionale e ulteriori ricerche”.
Così ho continuato a scavare. Ho trovato uno studio del 2004 che ha rivelato “un aumento del rischio di tumori di neuroma acustico associato all’uso del telefono cellulare per almeno 10 anni”.
Ho trovato anche studi non conclusivi, che non hanno rilevato “Nessuna prova conclusiva di un nesso tra l’uso di telefoni cellulari e cordless e il tumore cerebrale meningioma”. Lo studio ha riscontrato “un’indicazione di aumento del rischio”, ma non “supportato da un aumento del rischio statisticamente significativo”, richiedendo in conclusione ulteriori studi.
Mi sono imbattuto nel nome del dottor Martin Pall, professore emerito di biochimica e scienze mediche di base presso la Washington State University. Pall è uno scienziato pubblicato e ampiamente citato sugli effetti biologici dei campi elettromagnetici, esperto di come le radiazioni wireless influiscono sui sistemi elettrici del nostro corpo.
Ha pubblicato sette studi che dimostrano l’esistenza di una sensibilità ai campi elettromagnetici nel cosiddetto sensore di tensione, presente in ogni cellula del corpo. Uno studio di Pall pubblicato sulla rivista Environmental Health ha trovato questa sensibilità nelle cellule umane in reazione all’esposizione al wifi. Pall definisce questo effetto un’importante minaccia per la salute umana.
Nonostante l’ampiezza del suo lavoro, il dottor Pall è stato in gran parte relegato ai margini della società. Per essere corretti, il suo lavoro è stato criticato da altri scienziati che lo hanno accusato di parzialità e di aver selezionato solo studi in supporto delle sue affermazioni. Nel 2018 chiesi al dottor Martin Pall perché le sue ricerche sono state ignorate o escluse dalla conversazione mainstream.
Abbiamo smesso di finanziare gli studi di questo tipo tra il 1986 e il 1999. Da allora non abbiamo fatto quasi nulla. In pratica, il governo degli Stati Uniti ha promosso queste tecnologie ma allo stesso tempo non ha fatto assolutamente nulla, o quasi, per proteggerci.
Dr. Martin Pall
Il dibattito sulla sicurezza dei telefoni cellulari e di altri dispositivi che emettono EMF è diventato ancora più acceso all’inizio di novembre 2018, quando il Programma nazionale di tossicologia ha pubblicato dati che concludono che ci sono prove evidenti che le radiazioni a radiofrequenza (RFR) possono causare tumori al cervello e al cuore nei topi di laboratorio maschi. Lo studio, costato 30 milioni di dollari, ha richiesto più di dieci anni per essere completato e i ricercatori hanno esaminato gli effetti dell’esposizione prolungata ad alti livelli di RFR, in particolare il tipo di radiazioni emesse dalle reti cellulari 2G e 3G.
I ricercatori scrivono: “C’erano anche prove di tumori nel cervello e nella ghiandola surrenale dei ratti maschi esposti. Per i ratti femmine e per i topi maschi e femmine, le prove erano ambigue se i tumori osservati fossero associati all’esposizione alle RFR”.
Ancora più preoccupante, il senatore Richard Blumenthal del Connecticut ha mostrato come l’industria wireless e la FCC non hanno condotto studi indipendenti adeguati sugli effetti della tecnologia 5G emergente. Nel corso di un’udienza del Senato della Commissione del Commercio, Blumenthal ha interrogato alcuni dei rappresentanti dell’industria sull’assenza di queste ricerche. (2:38-3:44, 4:35-4:44)
Richard Blumenthal: “Se si va sul sito della FDA… non molto soddisfacente… c’è solo un riferimento superficiale e sommario a dati scientifici esistenti che dice: ‘La FDA ha esortato l’industria della telefonia cellulare ad adottare una serie di misure, tra cui il sostegno a ulteriori ricerche sui possibili effetti biologici dei campi a radiofrequenza per il tipo di segnali emessi dai telefoni cellulari’. Credo che gli americani abbiano il diritto di sapere quali siano gli effetti sulla salute.
Quindi la mia domanda per voi, in particolare Mr. Gillen and Mr. Perry: Quanto ha speso l’industria per finanziare nuove ricerche indipendenti? E sottolineo ricerche indipendenti. Ci sono ricerche indipendenti in corso? Sono state completate? Dove possono trovarle i consumatori? E stiamo parlando di ricerche sugli effetti biologici di questa nuova tecnologia”.
Brad Gillen, direttore della CTIA: “Grazie Senatore, grazie per l’attenzione su questo problema. La sicurezza è la cosa piu importante e, come ha detto, noi facciamo affidamento sui risultati dell’FDA e altri per i requisiti di sicurezza per tutti noi.
Al momento non mi risulta che ci siano studi promossi dall’industria.
Siamo disponibili a verificare con lei le opportunità che ritiene debbano essere oggetto di ulteriori studi e siamo sempre a favore di più scienza, ci affidiamo anche a ciò che gli scienziati ci dicono.”
Alla fine dello scambio, Blumenthal ha concluso: “Quindi non ci sono ricerche in corso, stiamo praticamente volando alla cieca per quanto riguardano la salute e la sicurezza.”
Se volete saperne di più sui problemi di sicurezza, vi consiglio di guardare “Il 5G: un cavallo di troia“, ma ciò che mi è apparso chiaro è che le cosiddette autorità sanitarie, i regolatori dell’industria wireless e i media tradizionali hanno fallito nel loro compito.
Insabbiamenti e agenzie catturate
Com’è potuto accadere? Come può il governo USA permettere che prodotti potenzialmente pericolosi vengano venduti e utilizzati da milioni di persone?
Nel 1996 il Telecommunications Act (Legge sulle telecomunicazioni) fu approvato come tentativo di aggiornare la legge sulla tecnologia delle comunicazioni, quando Internet iniziava a essere utilizzato in massa dal pubblico. La legge fu vista anche come un modo per limitare il crescente monopolio di AT&T. Purtroppo, fu l’inizio di un ulteriore consolidamento delle società di telecomunicazioni e un enorme passo avanti verso l’erosione del potere locale.
Questa legge è veramente rivoluzionaria, e ci porterà il futuro a portata di mano.
Bill Clinton (clip from C-SPAN)
La legge del 1996 proibisce alle giurisdizioni locali di considerare gli effetti percepiti sulla salute quando prendono provvedimenti su un impianto proposto, come torri o piccole celle. Invece, le città e i comuni possono regolamentare i siti cellulari solo in base all’estetica e all’ubicazione dei dispositivi. La sezione 332(c)(7)(B)(iv) della legge sulle telecomunicazioni del 1996 stabilisce che:
“Nessuno Stato o governo locale o suo ente può regolamentare il posizionamento, la costruzione e la modifica di impianti di servizi wireless personali sulla base degli effetti ambientali delle emissioni di radiofrequenza, nella misura in cui tali impianti sono conformi alle norme della Commissione relative a tali emissioni”.
In sostanza, finché le strutture sono conformi agli standard stabiliti dalla FCC, non possono essere soggette a normative ambientali o sanitarie. Ma cosa succede se gli standard federali stabiliti dalla FCC nel 1996 non sono adeguati? Esistono studi che mostrano effetti sulla salute anche ai livelli consentiti dalla legge sulle telecomunicazioni del 1996, per non parlare del fatto che gli standard sono vecchi di oltre due decenni e si basano su una tecnologia obsoleta.
Non solo la legge sulle telecomunicazioni è stata concepita per proteggere i profitti delle grandi società wireless, ma nel corso del tempo, la FCC e le telecomunicazioni hanno sviluppato una relazione incestuosa che ha sorpassato le voci e le preoccupazioni del popolo americano.
Nel 2015 l’Edmund J. Safra Center for Ethics di Harvard ha pubblicato un’inchiesta del giornalista investigativo Norm Alster che mostra i legami finanziari tra la FCC e l’industria delle telecomunicazioni e il modo in cui, di conseguenza, l’industria wireless ha acquistato un accesso illimitato (e potere su) un’importante agenzia di regolamentazione americana.
L’inchiesta Captured Agency: Come la Commissione Federale per le Comunicazioni è dominata dalle industrie che dovrebbe regolare descrive in dettaglio come la FCC, un’agenzia governativa indipendente creata nel 1934 per regolamentare le comunicazioni interstatali via radio, televisione, cavo, satellite e cavo, sia diventata un’agenzia catturata, con i leader di Big Wireless che occupano poltrone governative con un andirivieni simile ad altre agenzie federali.
Per quanto riguarda l’approvazione della legge sulle telecomunicazioni del 1996, Norm Alster scrive: “Attività di lobbying hanno permesso all’industria wireless di ottenere enormi concessioni da parte dei legislatori, molti dei quali principali destinatari di contributi monetari, sia di tipo hard che soft, da parte dell’industria. Impiegati del Congresso che aiutarono i lobbisti a scrivere la nuova legge non rimasero senza ricompensa. Tredici dei quindici impiegati diventarono poi loro stessi lobbisti”.
Alster dice che il lobbismo diretto da parte dell’industria è “Solo uno dei tanti vermi in una mela marcia”. L’inchiesta afferma che la FCC è coinvolta in una rete di potenti interessi economici con accesso illimitato e una varietà di modi per plasmare la politica. Alster ritiene che la cosa peggiore sia che l’industria wireless è stata lasciata crescere senza controllo e praticamente senza regolamentazione, ignorando di prassi questioni fondamentali sulla salute pubblica.
Purtroppo, la situazione va oltre la corruzione delle agenzie governative e arriva a diffamare chi si esprime contro i potenziali danni causati dalla tecnologia wireless. Negli anni ’90, il biochimico Jerry Phillips fu assunto dal gigante dei cellulari Motorola per studiare gli effetti delle radiazioni RF emesse dai telefoni cellulari. Phillips e i suoi colleghi esaminarono gli effetti di diversi segnali RF sui ratti e sulle cellule in vetrino.
In conclusione, sì, l’esposizione alle radiofrequenze è associata a danni al DNA.
Jerry Phillips
Phillips afferma che il rapporto con il suo datore di lavoro era cordiale all’inizio, ma si inasprì quando presentò a Motorola i dati della ricerca che rilevavano effetti dannosi sulla struttura del DNA in seguito all’esposizione alle radiazioni a radiofrequenza. I risultati negativi non piacquero a Motorola, che iniziò a fare pressioni su di lui.
In un altro esempio di tentativo dell’industria di influenzare la ricerca, abbiamo il dottor Henry Lai dell’Università di Washington e il collega ricercatore Narendra Singh. I ricercatori stavano analizzando gli effetti delle radiazioni non ionizzanti, lo stesso tipo di radiazioni emesse dai telefoni cellulari, sul DNA dei ratti. Utilizzarono un livello di radiazioni considerato sicuro dagli standard FCC e scoprirono che il DNA delle cellule cerebrali dei ratti veniva danneggiato, o rotto, dall’esposizione alle radiazioni.
Dopo aver pubblicato la ricerca nel 1995, il dottor Lai venne a conoscenza di uno sforzo su larga scala per screditare gli esperimenti. Lai e Singh suscitarono polemiche quando si lamentarono pubblicamente delle restrizioni imposte alla loro ricerca dai loro finanziatori, il programma Wireless Technology Research (WTR). In risposta a questa azione pubblica, il capo del Wireless Technology Research inviò una nota in cui chiedeva all’allora presidente dell’università Richard McCormick di licenziare Lai e Singh. McCormick rifiutò, ma il messaggio era chiaro: sbarazzati di chiunque metta in cattiva luce i nostri prodotti. In una nota interna di Motorola che trapelò, i dirigenti affermano di essere riusciti a “giocare d’azzardo” con gli esperimenti di Lai-Singh.
“Mi ha scioccato… la lettera che cercava di screditarmi, il promemoria sui “giochi di guerra”. Come scienziato che fa ricerca, non mi aspettavo di essere coinvolto in una situazione politica. Mi ha aperto gli occhi su come si gioca nel mondo degli affari. Non mordi la mano che ti nutre. La pressione è davvero impressionante”.
Dott. Henry Lai
Pensaci per un momento: un’azienda internazionale che cerca di esercitare pressioni su scienziati che hanno concluso che il loro prodotto causa danni alla salute pubblica. Inoltre, gli esperimenti del dottor Lai hanno mostrato conseguenze negative per la salute a livelli considerati “sicuri” dalla FCC.
L’inchiesta Captured Agency chiarisce che questo tipo di corruzione avviene a causa del “Libero flusso di dirigenti esecutivi tra la FCC e le industrie che presumibilmente supervisiona”. Ad esempio, al momento della pubblicazione dell’inchiesta, il presidente della FCC era Tom Wheeler, un uomo con profondi legami alla grande industria wireless. Nel 2013, Wheeler fu nominato presidente della FCC dall’ex presidente Obama dopo aver raccolto più di $700.000 per la sua campagna presidenziale. Wheeler ha guidato i due più potenti gruppi di lobbying del settore: National Cable & Telecommunications Association (NCTA) e la Cellular Telecommunications & Internet Association, o CTIA.
Anche l’ultimo presidente della FCC può essere considerato un altro esempio di “agenzia catturata” in azione. Ajit Pai, avvocato e presidente della FCC sia sotto Obama che sotto Trump, tra il 2001 e il 2003 ricoprì il ruolo di consulente legale associato presso la Verizon Communications occupandosi di questioni di concorrenza e regolamentazione. Pai è stato nominato alla FCC da Barack Obama nel 2012 e poi nominato presidente della FCC da Donald Trump nel gennaio 2017.
Il commissario della FCC Brendan Carr è un altro esempio di funzionario governativo che lavora a stretto contatto con l’industria e che mantiene relazioni che presentano chiaramente conflitti di interesse. A Carr si attribuisce il merito di aver accelerato la realizzazione del 5G. Prima di entrare nella FCC, Carr ha lavorato come avvocato presso Wiley Rein, dove i suoi clienti erano Verizon, AT&T, Centurylink, CTIA, e USTA, la lobby delle telecomunicazioni. Lo studio legale Wiley Rein è un focolaio di attività per ex funzionari governativi e altri operatori del settore. Uno dei fondatori dello studio legale è Richard Wiley, egli stesso ex presidente della FCC.
Il 30 settembre 2019, il commissario Carr e altri funzionari erano a Houston per discutere del futuro del 5G. Chiesi al commissario Carr dei problemi relativi ai suoi legami con l’industria wireless. Gli chiesi anche dell’inchiesta Captured Agency pubblicata dalla School of Ethics di Harvard. Purtroppo, il commissario Carr non aveva nessuna intenzione di rispondere a queste domande.
Brendan Carr: Siamo molti entusiasti per la costruzione del 5G e le infrastrutture internet di prossima generazione. La FCC sta veramente decidendo molte delle politiche che i leader statali e locali stanno mettendo in atto per assicurare che ogni singola comunità possa trarne beneficio. È veramente una bellissima storia di lavoro, di crescita economica, siamo molto contenti con il progresso che stiamo vedendo nella costruzione del 5G, sia qui a Houston che in molte altre comunità della nazione.
DB: E cosa pensa di quelli preoccupati per.. per esempio, Harvard ha pubblicato lo studio Captured Agency che persone come lei, prima avvocati nell’industria, hanno essenzialmente “catturato” i regolatori, quest’idea che non ci si può fidare della FCC per regolamentare il 5G e i cellulari e cose simili, per i legami non solo suoi, ma anche di Ajit Pai e di altri.
BC: Siamo veramente contenti di vedere crescita nel 5G, una delle cose che abbiamo fatto alla FCC è stato costruire sulle politiche decise dai funzionari eletti localmente, per esempio qui a Houston, Texas, i legislatori hanno avanzato politiche che hanno aiutato a guidare la costruzione del 5G. Quindi siamo veramente entusiasti del progresso che stiamo vedendo effettivamente seguendo l’iniziativa di questi funzionari locali.
DB: Nessun commento sul problema del conflitto di interessi?
BC: Grazie, è stato un piacere.
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Il giorno successivo riuscii ad interrogare il commissario Carr per la seconda volta e ancora una volta evitò le mie domande.
DB: Signor Carr, posso proseguire da ieri?
BC: No, sono a posto, grazie.
DB: OK, la facciamo così allora. Allora lei ha legami con l’industria, sarò più diretto stavolta visto che le buone maniere non funzionano con quelli come voi, quindi, ha legami con l’industria,li ha ammessi…
Sono un giornalista, lei è un funzionario pubblico, sta camminando per strada… Quindi è stato con la FCC, ha lavorato in uno studio legale che ha difeso la CTIA, quelli che hanno organizzato questo evento, la CTIA ha dato al sindaco il premio Campione Wireless 5G, praticamente tutta ‘sta cosa è solo dell’industria, nessuno ha parlato delle cause in corso a livello locale, a livello federale, sono sicuro che sa che ci sono delle città in Texas che stanno facendo causa proprio adesso, perché quelle sono le cause che stanno venendo ignorate, il problema della sorveglianza viene ignorato, parlate di tutte queste belle cose, ma… nessuno ha parlato dei problemi per la privacy, per la salute, e so che sa che recentemente la FCC ha annunciato che rivaluterà i cellulari, perché uno studio del Chicago Tribune ha mostrato che gli iPhone emettono 200 volte le radiazioni che permettete e dite che sono sicure, sul serio, non vuole nemmeno commentare su quello?
DC: Grazie, è stato un piacere rivederti. Grazie per essere venuto all’evento.
DB: Certo che sono qui, ma voglio dire, la gente la vede rispondere così e non sembra neanche una reazione umana non riesce nemmeno a dare una semplice dichiarazione, ma forse è quello che ci dobbiamo aspettare dal governo federale.
Video (0:38-2.07)
Gran parte di questa relazione tra industria e governo può essere ricondotta alla CTIA, la Cellular Telecommunications & Internet Association.
Fondata nel 1984, la CTIA sostiene di rappresentare l’industria delle comunicazioni wireless degli Stati Uniti, dai gestori telefonici ai produttori di apparecchiature. La CTIA è attiva su un’ampia gamma di questioni, tra cui la politica dello spettro, l’infrastruttura wireless e l’Internet delle Cose. Ospita inoltre eventi su argomenti che vanno dalla cybersicurezza al 5G.
Il Consiglio di amministrazione del CTIA comprende i presidenti, gli amministratori delegati e altri alti funzionari di Verizon, T Mobile, Nokia, Erricson, Intel, General Motors, Tracfone e EZ Texting.
Brad Gillen, attuale vicepresidente esecutivo della CTIA, è stato in passato consulente legale di un ex commissario della FCC e ha ricoperto altri ruoli politici di alto livello presso la FCC e DISH Network. Gillen è stato anche partner di Wilkinson Barker Knauer, LLP, uno studio legale in cui lavorano ex dipendenti della FCC, della National Telecommunications and Information Administration (NTIA), della Federal Trade Commission (FTC) e di altri enti statali.
L’attuale presidente e amministratore delegato della CTIA è Meredith Attwell Baker. La Baker ha trascorso gli ultimi due decenni tra attività di lobbying per Big Wireless e lavoro per il governo. Dal 1998 al 2000, la Baker ha lavorato come direttore degli Congressional Affairs presso la CTIA. In seguito ha lavorato per il governo degli Stati Uniti come commissario della FCC dal luglio 2009 al giugno 2011. È poi tornata alla CTIA dove ora è Presidente e CEO, incaricata di promuovere la cosiddetta Corsa al 5G.
La Corsa al 5G potrebbe essere descritta come un intelligente concetto di marketing progettato per vendere ai consumatori un aggiornamento che non sapevano di volere o di aver bisogno. Per non parlare del fatto che si tratta di un aggiornamento che ha scatenato cause legali e che suscita molte preoccupazioni per la salute e la privacy. Nell’ambito della corsa al 5G, le società di telecomunicazioni stanno promuovendo il 5G come soluzione per download più veloci e streaming di film ad alta definizione. Anche se non è chiaro se il pubblico richieda download più veloci, le telecomunicazioni, i governi globali e l’industria tecnologica stanno spingendo il passaggio al 5G.
Anche se è vero che il 5G ha il potenziale per stimolare l’innovazione nei campi della medicina, della produzione, dell’intrattenimento e di altri settori, non c’è stato un vero e proprio appello organico per questa tecnologia emergente. Gran parte del clamore intorno al lancio del 5G proviene dalla stessa CTIA.
Sembra che la CTIA, l’organizzazione creata per esercitare un’esplicita attività di lobby a favore dell’industria wireless, insieme ai suoi partner in agenzie governative, studi legali e autorità sanitarie internazionali siano, di fatto, Big Wireless.
Il 5G e’ una corsa e dobbiamo vincere.
Queste istituzioni lavorano insieme per soffocare le ricerche che dimostrano gli effetti nocivi dei loro prodotti e per piazzare agenti fedeli nei settori governativi e normativi.
Ma che dire dei media, perché i media mainstream non hanno riportato questi problemi?
Mentre un numero sempre maggiore di professionisti della salute, politici e scienziati si esprime contro i pericoli dei campi elettromagnetici, l’industria cellulare e alcuni media mainstream hanno iniziato a ribattere. Nel marzo 2019, William Broad del New York Times ha scritto un articolo in cui promuoveva l’idea che coloro che sono preoccupati per gli effetti del 5G sulla salute sono semplicemente preda della propaganda russa progettata per far perdere all’America la “Corsa al 5G”. Il suo articolo, “Il tuo telefono 5G non ti farà male. Ma la Russia vuole farti credere il contrario”, ha cercato di attribuire la colpa dei problemi legati al 5G all’uomo nero preferito dagli americani: i russi.
È interessante notare che Broad si è dimenticato di dire che nell’aprile 2019 il Times ha annunciato una partnership con Verizon per presentare un “laboratorio giornalistico 5G”. Questa sembra essere una nuova tendenza per i grandi media, visto che il Washington Post ha annunciato un accordo simile con ATT nel novembre 2019. Le domande sui potenziali conflitti di interesse non sono state affrontate.
La Dott.essa Devra Davis, PhD, presidente dell’Environmental Health Trust, ha risposto al NY Times notando che:
“Relegando le preoccupazioni sul 5G ad una trama russa, non si rende conto che le autorità internazionali, cosiddette indipendenti, su cui fa affidamento e che dichiarano il 5G sicuro, sono un club esclusivo di scienziati fedeli all’industria. I limiti consentiti alle emissioni wireless emesse da antenne a microonde in Cina, Russia, Polonia, Italia e in molti altri Paesi europei sono centinaia di volte inferiori a quelli degli Stati Uniti”.
La Davis si è spinta oltre, paragonando il trattamento riservato a coloro che sensibilizzano l’opinione pubblica sull’impatto delle radiazioni a radiofrequenza a microonde a quello riservato agli scienziati che negli anni ’50 e ’60 cercavano di lanciare un allarme sui pericoli del tabacco.
“Gli scienziati che mostravano gli impatti nocivi del tabacco si trovarono a lottare per ottenere attenzione e sostegno finanziario. Per quanto riguarda gli impatti sulla salute delle radiazioni wireless, sta emergendo uno schema simile. Ogni volta che un’agenzia governativa degli USA ha prodotto risultati positivi, sono stati tolti fondi alla ricerca sugli impatti sulla salute. L’Ufficio di ricerca della marina, l’Istituto nazionale di salute e sicurezza sul lavoro, il Dipartimento della salute, educazione e welfare e l’Agenzia per la protezione ambientale avevano tutti un tempo programmi di ricerca attivi che documentavano i pericoli delle radiazioni wireless. Tutti questi programmi sono stati chiusi, a causa delle pressioni esercitate da coloro che cercavano di sopprimere questo lavoro”.
Dott.essa Devra Davis, PhD
Questo ci porta a capire un’altra cosa: l’industria wireless, i media e le agenzie governative create per regolamentare l’industria wireless hanno cospirato per più di due decenni per coprire la loro corruzione e mettere in pericolo la salute pubblica. Dobbiamo anche ricordare che questo non è solo un problema degli Stati Uniti. Ci sono agenzie e istituzioni che agiscono nello stesso modo in tutto il mondo.
Quindi cosa possiamo fare?
Soluzioni
Quando si tratta di lottare contro la corruzione all’interno delle agenzie governative, il primo passo è smascherarla. Abbiamo bisogno di movimenti di massa volti a smascherare tutti gli elementi della Piramide, compreso Big Wireless. Per coloro che credono nel voto e nella lotta nell’arena politica, è necessario impegnarsi per sbarazzarsi di questi politici corrotti nelle agenzie governative. Se è vero che i media tradizionali hanno tentato di dipingere tutti coloro che nutrono preoccupazioni sulla tecnologia wireless come “teorici della cospirazione”, il loro numero è in crescita. Se continuiamo a esporre queste informazioni, possiamo costruire un movimento che aiuterà a portare la verità alla luce.
Allo stesso tempo, possiamo anche cercare di limitare la nostra esposizione e uso dei dispositivi wireless. Questa potrebbe sembrare una follia in un mondo così interconnesso come il nostro, ma se ci assumiamo una certa responsabilità individuale, alla fine siamo noi i responsabili delle invasioni della nostra privacy, degli effetti potenzialmente dannosi e del sostegno a un’industria corrotta. Sta a te decidere come comportarti.
Inoltre, ci sono aziende che vendono dispositivi di protezione, indumenti e apparecchi che proteggono dall’esposizione ai campi elettromagnetici. Esiste anche la possibilità di ricablare la propria casa scegliendo di collegarsi al modem piuttosto che usare il bluetooth o il wifi. È possibile anche acquistare tastiere e mouse con il filo. Ciò richiede cambiamenti nello stile di vita, ma si può fare. Come per tutte le soluzioni presentate in questa serie, la creazione di un cambiamento in meglio richiede responsabilità e azione individuale, insieme a movimenti per la liberazione collettiva.
Insieme potremo finalmente liberarci dalla morsa di Big Wireless.
Per ulteriori informazioni su questo argomento si consiglia di guardare Il 5G: un cavallo di troia e di leggere l’inchiesta Captured Agency della Harvard School of Ethics.