Coronavirus: The “Cures” Will Be Worse Than the Disease
di James Corbett
Questa di seguito è la traduzione dell’editoriale di James Corbett: Coronavirus: The “Cures” Will Be Worse Than the Disease pubblicato il 29 febbraio 2020. Presenta un’analisi importante sulla situazione e sul contesto della crisi del coronavirus, da tenere bene a mente mentre questo casino diventa sempre piu grave.
Si sta propagando. Sta mutando. Sta diventando virale.
Sto parlando del coronavirus? No! Sto parlando delle teorie sul coronavirus.
È un virus naturale. / No, è un’arma biologica artificiale!
È meno severo della normale influenza. / È peggio dell’Influenza Spagnola! / È l’AIDS dei pipistrelli volanti!
I numeri vengono riportati in maniera ridotta. / I numeri vengono gonfiati!
È stato brevettato nel 2015! / No, non lo è stato proprio.
È sfuggito per errore. / No, è stato fatto uscire di proposito. / No, il virus non esiste nemmeno!
Sì, ci sono tante teorie sul coronavirus 2019 (Covid-19) quante le persone che ne parlano. Sinceramente non so quale sia la vera natura di questo virus o da dove sia venuto, e nemmeno voi lo sapete.
Ma c’è una cosa che sappiamo di sicuro, indipendentemente dall’origine o persino all’esistenza stessa del virus. La pubblicità esagerata e la paura e il panico e il caos intorno a questa (supposta) epidemia saranno molto peggio di quello che potrà mai essere la malattia. Perché, come sto urlando da più di 10 anni, un attacco con armi biologiche (vere o artificiali, operazioni sotto falsa bandiera o no) è la copertura perfetta per una sfilza di punti dell’agenda dei globalisti. E piú la gente impanica, più fa il gioco dei globalisti.
Questi di seguito sono cinque punti della lista dei desideri dei Poteri Che Non Dovrebbero Essere che stanno venendo serviti su un piatto d’argento mentre la gente corre in giro impazzita x il coronavirus.
1) Sorveglianza e controllo della popolazione senza precedenti.
Come i lettori del Corbett Report ben sapranno a questo punto, sotto molti punti di vista la Cina è il modello del Nuovo Mondo tecnocratico del XXI secolo. I punteggi di credito sociale, la rete CCTV di riconoscimento facciale, e internet controllato dal governo, sono solo gli esempi più ovvi di come in futuro i governi proveranno a sorvegliare e controllare le loro popolazioni. Non dovrebbe sorprendere quindi che la Cina, epicentro di questa nuova epidemia di coronavirus, stia usando nuovi metodi finora nemmeno sognati per tenere la popolazione in riga durante la crisi.
La prima cosa da notare è la portata di quello che il governo cinese sta tentando di fare. La quarantena imposta a Wuhan il mese scorso, in una città con più di 11 milioni di abitanti, era già la più grande quarantena nella storia umana. Ma quando la quarantena è stata estesa ad includere l’intera provincia dello Hubei – popolazione 57 milioni di abitanti – il perimetro dell’isolamento è diventato quasi inimmaginabile. Come può essere mantenuta una quarantena del genere?
Bhè, come abbiamo visto tutti, si può fare con la vecchia cara forza bruta. Quando in dubbio, sigilla la porta del malato così non può uscire!
Ma per gestire veramente milioni di persone, serve un aiuto tecnologico. E così il governo cinese sta dispiegando tutti gli strumenti del suo arsenale per monitorare e mantenere restrizioni sui suoi abitanti e movimenti.
Droni volanti che tormentano chiunque vada in giro senza maschera? Fatto.
Un sistema nazionale di sorveglianza video chiamato – non ce lo si potrebbe inventare – Skynet per aiutare ad individuare chi evade la quarantena? Fatto.
Una classificazione a colori integrata su una app di pagamento per smartphone che identifica le persone a basso o alto rischio di essere portatrici del virus a seconda della cronologia di pagamenti e viaggi? Fatto.
Se riuscite a pensare ad un altro modo inquietante e invasivo per seguire e controllare la popolazione, potete scommettere tutto quello che avete che il governo cinese ci ha già pensato (e probabilmente lo sta già facendo).
Ma la vera domanda è: quando tutto questo sarà passato, pensate che il governo accantoni semplicemente tutti questi sistemi e tecnologie? O pensate che quando questo livello di controllo diventa normalizzato, le autorità del Partito Comunista Cinese continueranno ad usarlo?
E la domanda ancora più importante è: pensate che ci sia un governo al mondo che non userebbe questa tecnologia sulla sua popolazione data una scusa conveniente (come, così per esempio, panico per un nuovo coronavirus)?
Le risposte a queste domande sono ovvie, basta guardare a come ci hanno abituati a venire trattati da prigionieri negli aeroporti negli ultimi due decenni. Persino chi come me è cresciuto prima dell’11 settembre crede a malapena che c’era un tempo in cui si poteva salire su un aereo con poco più di un passaggio veloce sotto al metal detector. Cosa?? Vuoi portare una bottiglietta d’acqua attraverso la sicurezza!? Ma sei matto? In soli due decenni, il modo di viaggiare in aereo è stato completamente trasformato, e nessuna dichiarazione di vittoria della ‘Guerra al Terrore’ riporterà mai indietro le vecchie pratiche dei vecchi controlli di sicurezza. Per l’americano medio, il TSA [Amministrazione della Sicurezza ai Trasporti] è un semplice fatto della vita quotidiana.
E per chi vive abbastanza a lungo nella repressione della quarantena, un governo che sorveglia tutti i movimenti, acquisti e interazioni dei cittadini, diventerà un semplice fatto della vita quotidiana. Questi strumenti di controllo sono qui per restare, e più a lungo dura questa quarantena e più larghe diventano le aree interessate, più facilmente il pubblico verrà condizionato ad accettarli.
2) Un assegno in bianco per l’industria farmaceutica e per l’OMS
Quando un investigatore prova a risolvere un crimine, deve chiedersi cui bono. Anche se potrebbe essere solo una prova indiziaria, stabilire chi trae beneficio da un crimine, inizia come minimo a puntare a dei sospetti.
In questo caso, però, la domanda di chi ne trae vantaggio ha una risposta semplice: l’OMS ne beneficia ovviamente. Cioè l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Come ente delle Nazioni Unite incaricato di dirigere la sanità internazionale e guidare la reazione a problemi della sanità globale, l’OMS guadagna potere dopo ogni crisi.
Durante la non-crisi dell’influenza suina, la non-crisi dell’ebola e la non-crisi dello zika, l’OMS era guidato dalla Direttrice Generale Margaret Chan. È stato sotto il controllo della Chan, vi ricordate, che l’OMS dichiarò l’epidemia del 2009 della febbre suina una ‘pandemia globale’, una mossa che automaticamente fece scattare un acquisto di migliaia di miliardi di dollari di vaccini da parte di vari governi. Questa era un’ovvia mossa per far soldi, e persino l’Unione Europea dovette notare che i membri del consiglio dell’OMS che dichiararono la pandemia erano anche membri dei consigli degli stessi produttori di vaccini che beneficiarono della decisione.
Anche con l’epidemia del Convid-19, l’OMS sta giocando con la dichiarazione della pandemia, solo che questa volta il suo motivo è esattamente l’opposto. Nel 2017, la Banca Mondiale ha emanato un bond da $425 miliardi (*) in sostegno del suo Piano di Finanziamento di Emergenza per Pandemia. Gli investitori di questo schema perderanno tutto se una pandemia globale viene dichiarata prima di luglio… una ragione chiave, sostengono alcuni per cui l’OMS sta rifiutando di chiamare il coronavirus una pandemia nonostante ovviamente ne soddisfi tutti i criteri.
Chi è a capo dell’OMS questa volta allora? Bhè, non è più Margaret Chan. Lei si è dimessa nel 2017 ed è stata sostituita da Tedros Adhanom Ghebreyesus, un politico e accademico Etiope che, come nota William Engdahl, è il primo direttore generale dell’OMS a non essere un dottore medico. Invece, dopo essersi laureato in biologia all’Università di Asmara in Eritrea e ad aver lavorato in un ruolo subalterno al Ministero della Sanità sotto la dittatura di Mengistu, :
“[…] diventò poi Ministro della Salute dal 2005 al 2012 sotto il Primo Ministro Meles Zenawi. In questo ruolo incontrò l’ex-Presidente Bill Clinton e iniziò una stretta collaborazione con Clinton, la Fondazione Clinton e la sua HIV/AIDS Iniziativa Clinton (CHAI). Inoltre sviluppò una stretta relazione con la Fondazione Bill e Melinda Gates. Come Ministro della Salute, Tedros fu anche presidente del Fondo Globale per Combattere l’AIDS, la Tubercolosi e la Malaria, fondato con la Fondazione Gates. Il Fondo Globale è stato al centro di molti scandali per frode e corruzione.”
Oh, intendi la Fondazione Gates Ge la loro Alleanza per la Vaccinazione GAVI che è il principale donatore dell’OMS? La Fondazione Gates che ha aiutato ad organizzare l’Event 201, “un’esercitazione per pandemia ad alto livello” tenutasi a New York lo scorso ottobre, che ha giocato alla guerra con l’intero scenario del coronavirus che stiamo vivendo adesso? Esatto.
E come l’OMS salverà il mondo? Con i farmaci dell’industria farmaceutica ovviamente! Vari governi si stanno già schierando per impegnare decine di milioni di dollari per finanziare lo sviluppo di un vaccino del coronavirus. E questo è solo per lo sviluppo del vaccino. Ci sono molti piùmiliardi in serbo per le multinazionali produttrici di farmaci che riusciranno ad introdurre sul mercato il primo vaccino.
Sì, il coronavirus farà fare un sacco di soldi ad alcune persone ricche e ben connesse della mafia medica internazionale. Ma non vi preoccupate, ci sarà da divertirsi anche per i politici…
3) Una scusa per implementare la legge marziale
Un decennio fa, nel mezzo dell’isteria per la febbre suina, ho pubblicato un episodio del podcast del Corbett Report sulla legge marziale medica. In quell’episodio ho mostrato i vari modi che diversi governi in giro per il mondo (inclusi ovviamente gli Stati Uniti) stavano silenziosamente passando leggi che avrebbero permesso di instaurare la legge marziale nel caso di una pandemia globale. Questo poi avrebbe permesso di mettere in quarantena e di incarcerare cittadini sospettati di essere infettati e di somministrare qualsiasi farmaco (vaccini inclusi) ritenuti necessari per fermare la diffusione dell’infezione.
In particolare negli USA, queste leggi formarono il “Decreto sui poteri sanitari di emergenza dello Stato” (The Model State Emergency Health Power Act), un piano di leggi redatto dal Centro per la Creazione [enfasi aggiunta] di Malattie (CDC). Il decreto garantisce al governo il potere di mettere in quarantena, vaccinare forzatamente e muovere l’esercito per assistere all’implementazione di procedure d’urgenza ritenute necessarie per contenere l’epidemia. È fatto in modo da essere approvato in ogni stato così da armonizzare i diversi piani per la gestione di pandemie, creando essenzialmente un sistema federale che consente la legge marziale medica. Come l’ACLU nota:
“Il decreto permette ad un governatore di dichiarare lo stato d’emergenza unilateralmente e senza supervisione giudiziaria, non riesce a fornire le giuste procedure moderne per la quarantena e altri poteri d’emergenza, manca adeguata compensazione per il sequestro dei beni, e non contiene nessun controllo sul potere per forzare forzare trattamenti e vaccinazioni.”
Ciò nonostante, all’ultima conta, il decreto è stato alla base di 133 atti legislativi in 33 stati diversi.
E, così appunto, i cittadini dello sviluppato mondo occidentale che pensavano che la legge marziale fosse solo per le repubbliche delle banane e qualche esotico paese orientale, stanno per assaggiare questa amara medicina sull’onda dell’isteria del coronavirus.
L’Australia ha già attivato il suo piano d’emergenza per pandemia anche se non è ancora stato riportato un caso di trasmissione del Covid-19 da umano a umano. Il piano garantisce al governo il potere di cancellare eventi pubblici, di forzare la gente a stare a casa dal lavoro, chiudere asili, e impone mandati e restrizioni alla vita dei suoi cittadini che ritiene opportuni.
Per non essere da meno, il Consiglio Federale Svizzero ha appena dichiarato una “situazione speciale”, che permette al consiglio di emanare ordinanze d’emergenza “senza base nella legge federale”. Alcuni dei poteri assunti esplicitamente dal consiglio includono il potere di obbligare vaccinazioni, ordinare quarantene, vietare eventi e chiudere istituti.
Adesso il Regno Unito, gli USA, e altri paesi stanno spolverando i loro piani d’emergenza e si stanno preparando a partecipare nella bonanza della legge marziale.
Ovviamente, questa non è solo la risposta più perfettamente prevedibile alla montatura dell’attuale epidemia, ma è anche la risposta che è prevista. Infatti, come ho fatto notare prima, l’esercitazione d’alto livello tenutasi lo scorso ottobre che ha simulato una pandemia globale di un coronavirus ha visto lunghe discussioni sul bisogno di implementare la legge marziale medica per portare il virus sotto controllo.
Così si è visto Stephen Redd del CDC dire durante la simulazione che “i governi devono voler fare cose al di fuori della prospettiva storica… In realtà dobbiamo essere pronti alla guerra.”
In maniera simile, Brad Cornett di Henry Schein Inc, produttore di attrezzatura medica, ha dichiarato che “può succedere velocemente. Un piano tipo [legge] marziale – non lo chiameranno forse esattamente così – ma un piano tipo [legge] marziale può entrare in effetto e portare cambiamenti velocemente.”
Certo che può. E quanto spazio al dissenso credete verrà lasciato dai governi che implementano la legge marziale? Nessuno ovviamente. Ma come fermeranno il diffondersi di informazioni in quest’era di social media sempre connessi 24/7?
Che caso che lo chiediate, infatti questo ci porta dritti al prossimo punto dell’agenda del Nuovo Ordine Mondiale.
4) Una scusa per reprimere internet
Nell’episodio New World Next Year 2020—l’episodio che chiude l’anno di New World Next Week — ho previsto che il 2020 sarebbe stato l’anno della fine dell’Internet che Conosciamo! Quando ho fatto questa previsione, stavo pensando al circo delle (s)elezioni del 2020 e all’inevitabile ondata di censura che l’avrebbe seguito. Per come stanno le cose, è possibile invece che il coronavirus sia la scusa di convenienza che i governi useranno per forzare la censura di internet.
Il sito Zero Hedge ha già avuto l’account di Twitter sospeso per aver postato i dettagli di uno scienziato cinese che lavorava nel laboratorio di Wuhan sospettato di essere all’origine dell’epidemia. Questo è stato fatto in nome delle linee di condotta di Twitter per ‘abusi e molestie’, ma visto che il sito non ha fatto nient’altro che postare contatti dello scienziato che erano già pubblici, sembra più verosimile che sia parte di una campagna per controllare la narrativa del coronavirus fin dall’inizio.
Mentre scrivo quest’editoriale, la prima pagina di Google News (che, per la cronaca, sconsiglio vivamente di usare come fonte d’informazioni) è piena di “Fatti Verificati” sulle varie teorie del coronavirus che circolano in rete.
Dato lo stato attuale di censura online, qualcuno ancora dubita che ci siano governi al mondo che non colgano al volo la prima scusa che passa per eliminare voci dissidenti da internet? Mentre informazioni alternative sul virus, le sue origini, e i vaccini che intendono ‘curarlo’ inondano la rete, una campagna di propaganda di dimensioni mai viste prima si scatenerà per ritrarre i portatori di queste informazioni come minacce all’ordine pubblico. Di conseguenza saranno epurati da internet, con (senza dubbio) l’approvazione di una vasta parte della popolazione. E con questo precedente, sarà solo questione di tempo prima che ogni informazione che sfidi il potere costituito sia classificata come “minaccia all’ordine pubblico” e cancellata dallo cyberspace.
Affinché non ci siano dubbi che la purga di internet è un aspetto della pandemia particolarmente importante per i PCNDE [Poteri Che Non Dovrebbero Essere], bisogna notare che all’Event 201 si sono soffermati parecchio su come “fermare il diffondersi di disinformazioni.” La loro risposta: censura e sospensioni di internet ovviamente!
5) Accelerazione della crisi economica
Visto che mi guadagno da vivere online, la prospettiva di sospensioni di internet e repressioni di censura mi preoccupano. Ma prima che vi addoloriate troppo per la situazione economica del povero podcaster, mettiamo questa crisi in prospettiva: assumendo che il virus diventi una pandemia, è molto probabile che diventerà il più severo sconvolgimento economico del nostro tempo.
A questo punto dovrei inserire delle fonti per supportare una tale dichiarazione forte, ma visto che abbiamo appena visto la peggior settimana dei mercati dalla crisi finanziaria, inclusa la peggior caduta in due giorni consecutivi nella storia del Dow Jones, dubito che ci sia altro da elaborare.
Mentre le quarantene di massa si allargano, eventi pubblici sono cancellati, uffici vengono chiusi e attività economiche si fermano, non ci vuole un genio per capire che siamo di fronte ad una crisi economica globale di proporzioni inimmaginabili. Ma i veri disagi inizieranno molto prima di arrivare a questo punto. Visto che le quarantene di massa sono iniziate in Cina, cioè il più importante nodo nella catena ‘giusto in tempo’ di forniture globale, in un vicino futuro vedremo in difficoltà molti industriali di beni di consumo di base. Smartphones. Macchine. Persino, in un modo un po’ perversamente ironico, attrezzature mediche. Gran parte dell’economia mondiale che dipende dalla produzione cinese sta già subendo chiusure e carenze. E questa è solo una parte piccolissima di quella che sembra essere una parte enorme [del mercato].
E questo è il punto peggiore: questi disagi fanno già parte di questa storia. Anche se tutto il mondo guarisse improvvisamente dall’oggi al domani e tutte le quarantene fossero revocate, gli effetti dei confinamenti e delle chiusure delle ultime settimane continuerebbero a farsi sentire per mesi nell’economia mondiale. Ma mentre la paura e l’isteria si diffondono da continente a continente e i disagi di massa aumentano, questi effetti peggioreranno sempre di più.
Vorrei espandere di più questo punto, ma ho la sensazione che diventerà un tema dominante e ricorrente in questi editoriali in futuro. Fatemi dire solo questo per il momento: indipendentemente dal fatto che il coronavirus sia naturale o fabbricato o che esista del tutto, gli effetti economici di quest’evento saranno veri e profondi. Visto che scrivo per l‘International Forecaster e ho documentato lo schema Ponzi dell’economia mondiale per oltre un decennio, mi chiedono spesso quando l’imbroglio crollerà e la tanto annunciata crisi finanziaria globale arriverà. Bhè, è possibile che la crisi sia ufficialmente iniziata e i decenni di insanità di soldi falsi e utopistici interessi negativi che ha ricoperto la nostra triste realtà economica stia per collassare in un colpo solo.
Conclusione: Il panico del coronavirus è un enorme stimolo per l’agenda globalista
Ho sentito dire di recente che se questa situazione diventasse una pandemia globale, l’agenda globalista regredirebbe di vari decenni. Dopotutto, un evento come questo di sicuro insegnerebbe a tutti una dura lezione di autosufficienza nazionale e del pericolo intrinseco di una catena globale di forniture sovraccarica e senza riserve di tempo, giusto?
No, ovviamente. No, questa è la conclusione a cui arriva una persona razionale che pensa alla crisi in maniera razionale. Quindi di sicuro i globalisti ci propineranno l’idea opposta: che una crisi come questa dimostra come abbiamo bisogno di ancor più integrazione globale su tutti i livelli della società pubblica e globale.
Non mi credete? Andate a leggere il comunicato stampa che John Hopkins e i partecipanti all’Event 201 hanno rilasciato il mese scorso giusto prima che “Wuhan” e “coronavirus” diventassero temi di conversazione quotidiana:
“La prossima pandemia severa non solo causerà tante malattie e perdite di vite umane, ma scatenerà una serie di gravi conseguenze economiche e sociali che potrebbero contribuire a effetti globali e sofferenza. Sforzi per prevenire tali conseguenze o per reagire ad esse mentre si sviluppano richiederà un livello senza precedenti di collaborazione tra governi, organizzazioni internazionali e il settore privato.”
Oh, giusto. Questa è un’altra opportunità per “fallire in avanti”. Dopo tutto, come quel grande indovino globalista Rahm Emanuel ci ha detto durante l’ultima crisi finanziaria, il mantra dell’elite globale è di “non lasciare mai che una buona crisi vada sprecata.” Credete veramente che questa “crisi” (reale o immaginaria) sia l’eccezione?